È appena uscito il primo numero di Brand Care magazine, il magazine che parla di tecnologia, ricerca, creatività, comunicazione ecc. ecc. ideato e realizzato da Queimada, l’agenzia di comunicazione per cui lavoro.
Sprezzanti del pericolo, non solo mi hanno inserito nella redazione, ma mi hanno anche fatto scrivere un paio di articoli:
- Il Lambret Twist del Quartetto Cetra: pag. 30-31
- Il Partito delle Libertà (Digitali): pag. 49
che potete leggere direttamente sulla rivista cliccando sull’immagine:
Se avete la pazienza di leggerli e volete commentarli (o criticarli), fatelo senza problemi. Lo sapete che mi fa piacere.
Visto che però oltre il mio smisurato egocentrismo Bc magazine è una rivista ricca di contributi di gran lunga migliori dei miei vi propongo una personalissima classifica degli articoli di questo numero che dovreste assolutamente leggere:
- III°: Cinema e Product Placement, il parere del produttore cinematografico Claudio Biondi: pag. 22-23
- II° (a pari merito): Il denaro delinquente. L’arte relazionale di Cesare Pietroiusti e i paradossi dell’economia di Giulia Grechi: pag. 76-82 (un po’ lungo ma vale la pena) e Io/Voi o Noi/Tu? Le campagne dell’UDC e del PD a confronto, di Niko Demasi: pag 32-25 (Idem)
- I°: L’intelligenza Open Source, di Davide Bennato: pag. 46-48 (sì, lui è quello di Tecnoetica).